GLOSSARIO
Cellule Beta (cellule β): sono il tipo di cellule pancreatiche produttrici di insulina e sono ubicate in piccole formazioni cellulari di forma pressoché sferica dette isole di Langerhans. La funzione principale delle cellule β è quella di produrre, immagazzinare e rilasciare l’insulina, l’ormone principalmente coinvolto nell’assimilazione del glucosio da parte delle altre cellule del corpo. Il diabete di tipo 1 è caratterizzato dalla distruzione delle cellule produttrici di insulina da parte di una reazione autoimmune specifica contro le cellule β, causando nel tempo una completa deficienza di insulina. Il diabete di tipo 2 è un disordine metabolico caratterizzato da una resistenza o da una relativa deficienza di insulina.Glucagone: è un ormone secreto dal pancreas quando il livello di glucosio nel sangue è basso; ha un effetto opposto all’insulina. L’azione del glucagone stimola il fegato a rilasciare nel flusso sanguigno il glucosio immagazzinato nelle sue cellule. Entrambi, glucagone ed insulina, fanno parte di un sistema a feedback in grado di mantenere stabile il livello di glucosio nel sangue.
Glucosio: è il carboidrato più comune, viene classificato chimicamente come un monosaccaride (zucchero semplice) esoso (presenta sei atomi di carbonio). Il glucosio è una molecola biologicamente molto importante, in quanto è la risorsa energetica principale e un intermediario metabolico nelle cellule. Normalmente circola nel sangue ad una concentrazione tra 65-100 mg/dl ( o 65-100 mg/100 ml) di sangue. L’insulina gioca un ruolo chiave nell’assimilazione del glucosio nelle cellule.
Emoglobina glicata o emoglobina glicosilata: è una forma di emoglobina legata al glucosio. Si forma con una reazione non enzimatica di glicosilazione esponendo l’emoglobina al glucosio nel plasma. Una certa quantità di emoglobina glicata è normalmente presente nel corpo. Quando cresce la concentrazione di glucosio nel plasma, aumenta proporzionalmente anche la frazione di emoglobina glicata. L’emoglobina glicata può essere utilizzata nei pazienti diabetici come marker che identifichi l’aumento di concentrazione del glucosio nel plasma nei lunghi periodi.
Glicemia: è la concentrazione di glucosio nel sangue. E’ solitamente espressa in milligrammi per decilitro (mg/dl), ma può essere anche espressa in millimoli per decilitro (mmol/dl). Un range di glicemia normale è fino a 126 mg/dl a digiuno e fino a 200 mg/dl dopo i pasti.
Emoglobina: è una metallo proteina contenete ferro presente nei globuli rossi con la funzione di trasportatore dell’ossigeno. L’emoglobina nel sangue preleva l’ossigeno dai polmoni e lo trasporta nei vari tessuti del corpo, dove viene rilasciato. L’ossigeno è necessario alle cellule per ossidare i nutrienti e generare l’energia utile alle funzioni del corpo.
Iperglicemia: indica una condizione nella quale circoli nel plasma un’eccessiva quantità di glucosio. Generalmente livelli di glucosio superiori a 126 mg/dl a digiuno e 200 mg/dl dopo i pasti sono considerati indicativi di diabete mellito.
Ipoglicemia: è caratterizzata da una grave riduzione della concentrazione di glucosio nel plasma. Quando il livello scende sotto i 70 mg/dl, possono insorgere diversi sintomi causati da un inadeguato rifornimento di glucosio al cervello. Questa condizione causa glicopenia (un livello basso e non adeguato di glucosio nel sangue), coma e, raramente, danni permanenti al cervello. Se non si interviene con somministrazioni di glucosio può portare anche alla morte. Nelle persone colpite da diabete le cause più frequenti di attacchi ipoglicemici sono il salto di un pasto o il sovradosaggio di insulina.
Insulina: è l’ormone che permette al glucosio di entrare nelle cellule. L’ingresso dello zucchero nelle cellule avviene solo dopo che l’insulina si sia legata ai suoi specifici recettori sulla membrana cellulare. Nel diabete la produzione, il rilascio e l’azione dell’insulina sono compromesse. Senza l’insulina, il glucosio si accumula nel sangue generando una condizione di iperglicemia (concentrazione alta di glucosio nel sangue), che è la caratteristica principale del diabete. L’iperglicemia cronica causa pericolose complicazioni in diversi organi, come i reni, gli occhi, i nervi, il cuore e i vasi sanguigni.